venerdì 31 luglio 2015

L'Ungheria NON sta stampando moneta esente da debito



Di Daniele Pace

Sta tornando di moda un articolo di circa due anni fa, tradotto da un sito in inglese, in cui si affermerebbe che l'Ungheria stampa denaro senza indebitarsi.
Ero già intervenuto su questo articolo in altre discussioni, trovando anche il conforto di altri ricercatori attenti ai dati ufficiali dei mercati. Il titolo dell'articolo non è corretto. L'Ungheria ha si ridotto il suo debito, ma continua a comportarsi come tutti i paesi, ovvero ad emettere titoli di stato per finanziarsi. Quindi non sta "stampando moneta senza debito", ma sta monetizzando il suo debito mettendo i propri titoli (bonds, securities etc) sul mercato per essere acquistati dagli investitori alla borsa valori di Budapest


Infatti basta andare sul sito della Borsa ungherese per trovare le informazioni sugli indici e altro riguardanti i titoli di stato:


mentre sul sito della banca centrale si trovano i diversi ratio sui vari titoli compresi quelli di stato (L1): http://english.mnb.hu/Root/Dokumentumtar/ENMNB/Monetaris_politika/mnben_jegybanki_eszkoztar/mnben_fedezetertkeles/haircut120416_en.pdf

Le banche ungheresi continuano a trattare titoli ungheresi come ad esempio: 
https://www.otpbank.hu/portal/en/Retail/Securities/GovernmentBond




Sembra che tra l'altro i titoli rendano bene, per chi vuole fare un investimento.

Insomma, l'Ungheria continua ad emettere titoli, e non stampa denaro di stato. La banca centrale, pur essendo pubblica, stampa liquidità per le commerciali. Questo significa che come in tutti i paesi l'Ungheria prende il reddito da signoraggio come definito oggi (il reddito dalla vendita delle banconote contro obbligazioni, quindi i soli interessi) di una piccolissima parte del denaro creato dalla banca centrale, mentre per il resto si rivolge al mercato e infatti i suoi titoli sono in borsa.
Sicuramente qui c'è il solito malinteso tra stampa banconote e titoli di stato, che sono due processi distinti che si incontrano raramente nella banca centrale (la Banca d'Italia ad esempio ha solo l'8% dei TdS italiani). Il solito fraintendimento insomma di cui avevo già parlato nell'articolo sulla moneta straniera.
Non so da dove questo Ronald L. Ray abbia tirato fuori l'articolo, ma è certamente una bella bufala. Infatti manca di qualsiasi riferimento ufficiale, mentre basta andare a vedere due siti governativi ungheresi a caso per vedere che il debito c'è, e continua ad essere creato tramite l'emissione di TdS. Probabilmente anche lui confonde come molti la Banca centrale (seppur pubblica) con lo stato. Questi sono due enti distinti e separati, e non un unico corpo dove l'uno crea per l'altro. Non si è ancora capito insomma, come funziona realmente il sistema monetario, e ci si concentra sulla stampa e sulla banca centrale, dimenticando che il 97% è creato digitalmente dalle commerciali e viene usato per tutte le transazioni importanti (compreso l'acquisto di TdS), mentre con le banconote ci si compra il pane o le mele. Poi in Germania negli anni 30 fecero ben altro, non capisco come si possano accostare i due contesti.
Nei documenti ungheresi visionato non c'è nessuna traccia di una stampa di stato, niente decreti ne tanto meno bilanci che indichino un'emissione diretta senza debito.
Insomma, niente rivoluzione, mi dispiace.






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