Di
Daniele Pace
Sta
tornando di moda un articolo di circa due anni fa, tradotto da un sito in inglese, in cui si affermerebbe che l'Ungheria
stampa denaro senza indebitarsi.
Ero
già intervenuto su questo articolo in altre discussioni, trovando
anche il conforto di altri ricercatori attenti ai dati ufficiali dei
mercati. Il titolo dell'articolo non è
corretto. L'Ungheria ha si ridotto il suo debito, ma continua a
comportarsi come tutti i paesi, ovvero ad emettere titoli di stato
per finanziarsi. Quindi non sta "stampando moneta senza debito",
ma sta monetizzando il suo debito mettendo i propri titoli (bonds,
securities etc) sul mercato per essere acquistati dagli investitori
alla borsa valori di Budapest
Infatti
basta
andare
sul sito della Borsa ungherese per
trovare
le informazioni
sugli indici e altro riguardanti
i titoli di stato:
mentre
sul sito della banca centrale si
trovano
i diversi ratio sui vari titoli compresi quelli di stato (L1):
http://english.mnb.hu/Root/Dokumentumtar/ENMNB/Monetaris_politika/mnben_jegybanki_eszkoztar/mnben_fedezetertkeles/haircut120416_en.pdf
Le
banche ungheresi continuano a trattare titoli ungheresi come ad
esempio:
https://www.otpbank.hu/portal/en/Retail/Securities/GovernmentBond
https://www.otpbank.hu/portal/en/Retail/Securities/GovernmentBond
ma
anche quelle straniere:
http://www.investireoggi.it/obbligazioni/le-obbligazioni-ungheresi-rendono-piu-del-5/?refresh_ce
http://www.investireoggi.it/obbligazioni/le-obbligazioni-ungheresi-rendono-piu-del-5/?refresh_ce
Sembra
che tra l'altro i titoli rendano
bene, per
chi
vuole
fare un investimento.
Insomma,
l'Ungheria continua ad emettere titoli, e non stampa denaro di stato.
La banca centrale, pur essendo pubblica, stampa liquidità per le
commerciali. Questo significa che come in tutti i paesi l'Ungheria
prende il reddito da signoraggio come definito oggi (il reddito dalla
vendita delle banconote contro obbligazioni, quindi i soli interessi)
di una piccolissima parte del denaro creato dalla
banca centrale, mentre per il resto si rivolge al mercato e
infatti
i suoi titoli sono in borsa.
Sicuramente
qui c'è
il solito malinteso tra stampa banconote e titoli di stato, che sono
due processi distinti che si incontrano raramente nella banca
centrale (la Banca d'Italia ad esempio ha solo l'8% dei TdS italiani). Il solito
fraintendimento insomma di
cui avevo già parlato nell'articolo sulla moneta straniera.
Non
so da dove questo Ronald L. Ray abbia tirato fuori l'articolo, ma è
certamente una bella bufala. Infatti manca di qualsiasi riferimento
ufficiale, mentre basta andare a vedere due siti governativi
ungheresi a
caso per
vedere che il debito c'è,
e continua ad essere creato
tramite l'emissione
di
TdS. Probabilmente anche lui confonde come molti la Banca centrale
(seppur pubblica) con lo stato. Questi sono due enti distinti e
separati, e non un unico corpo dove l'uno crea per l'altro. Non si è
ancora capito insomma, come funziona realmente il sistema monetario,
e ci si concentra sulla stampa e sulla banca centrale, dimenticando
che il 97% è
creato digitalmente dalle commerciali e viene usato per tutte le
transazioni importanti (compreso
l'acquisto di TdS),
mentre con le banconote ci si
compra
il pane o le mele. Poi in Germania negli anni 30 fecero ben altro,
non capisco come si possano accostare i due contesti.
Nei
documenti
ungheresi
visionato non c'è
nessuna traccia di una stampa di stato, niente decreti ne tanto meno
bilanci che indichino un'emissione diretta senza debito.
Insomma,
niente
rivoluzione, mi dispiace.
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