martedì 7 ottobre 2014

UNA DIMENSIONE ECONOMICA SCONOSCIUTA



Premessa
Leggo spesso di dottrine politico - economiche di vario genere che, nelle loro varie sfaccettature si riconducono essenzialmente a tre: il liberismo ( oggi : neoliberismo) dottrina dominante tipico delle ( pseudo) democrazie " pure" ; il comunismo nel quale l'intervento statale e' onnicomprensivo delle vite delle persone ma che può dirsi tramontato ; il socialismo e la socialdemocrazia nella quale fermo restando l'intervento statale nel mondo dell'economia, vengono riconosciute graduali libertà individuali ( minime nel socialismo massime nella socialdemocrazia ).
Il ruolo del keynesismo
A tali dottrine economiche si è' sovente sovrapposta l'opera del Keynesismo classico nel quale allo Stato veniva attribuito un ruolo importante nella risoluzione delle crisi più devastanti : espandere la spesa pubblica nei periodi di crisi , contrarla nei periodi di eccesso di espansione e conseguente aumento dell'inflazione, proprio allo scopo di raffreddare quest'ultima. Pochissimi hanno però evidenziato, e trovo ciò del tutto paradossale, il ruolo strategico svolto dalla moneta. Il liberista Friedman sosteneva che le banche centrali potessero essere sostitute da robot ( tot moneta stampata ogni tot mesi, fine) ma poco altro. Lo stesso Keynes ne parla poco nella sua opera principale ( Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta) se non per sfatare il mito del l'importanza del risparmio, che vedeva come un freno all'economia.
Il punto dolente: la moneta.
NESSUNO HA MAI PARLATO CON LA PROFONDITA' che l'argomento merita, DELL'ORIGINE DEL DEBITO CHE OGGI COINCIDE PARI PARI CON L'ORIGINE DELLA MONETA ma Che sta proprio alla base di tutti i nostri problemi odierni. Ci sta chi ha lottato contro questa tirannia bancaria consolidatasi fin dalla notte dei tempi a scapito dell'autentica libertà dell'uomo. Chi lo ha fatto ha passato i suoi guai... Fatto sta che rimane questo grande Bug delle dottrine economiche perché sottovalutano il ruolo del debito eterno. L'equazione del pil considera vari grandezze economiche ( gli investimenti pubblici e privati i consumi la bilancia commerciale ) ma si guarda bene dal considerare la dimensione debitoria di ogni forma di bene o servizio creato dall'uomo. Perché e' del tutto naturale che se non esiste un cent nella nostra società che non nasca come debito, qualsiasi valore attribuiamo ad un bene o servizio dovremmo sempre metterci un segno - davanti. Dato che appena convertiamo il bene nel suo corrispondente valore monetario il bene stesso diventa nostro debito e credito per la banca ( ordinaria o centrale che sia) ... Persino nella Russia comunista Stalin dovette fin dal 1936 assoggettare la banca centrale alla proprietà esclusiva di banchieri privati (!) ai quali dovette riconoscere la proprietà del rublo. Lo stesso Putin oggi non riesce a fare di meglio anche se la banca centrale russa per quanto soggetta a sostanziale gestione privata non riesce ovviamente a sostenere una speculazione contro gli stessi interessi della nazione russa come ad esempio e' tranquillamente avvenuto in Italia con le banche ordinarie padrone che hanno potuto tranquillamente gettare nella miseria milioni di persone senza di fatto subire pesanti condanne in sede penale.
Cosa potrebbe fare uno Stato realmente sovrano.
Nessuno conosce quindi la dimensione della moneta di proprietà interamente statale. Statale nell'accezione di popolare non politica, naturalmente perché laddove la moneta sia politica poco ne beneficherebbe la gente da un lato e molto potrebbe fare l'elite finanziaria per riappropriarsene con adeguata opera di corruzione. Una dimensione quindi del tutto sconosciuta, nella quale lo Stato potrebbe sostenere qualsiasi spesa nel contesto di qualsiasi delle summenzionate dottrine economiche senza indebitarsi di un cent. Creando esso stesso i mezzi monetari di cui necessità è senza prendere niente in prestito da nessuno. Anzi imponendo a chiunque voglia manovrare mezzi finanziari a prendere da esso i soldi in prestito. Il tutto all'insegna della pubblica trasparenza senza segreti di stato, censure o immunità garantite a banchieri dichiarati irresponsabili e dall'operato insindacabile per legge. Lo Stato potrebbe quindi indirizzare i flussi monetari verso quelle attività per le quali il proprio popolo possegga le migliori capacità per tradurre la moneta in autentica ricchezza reale o in benefici sociali concreti realizzando programmi governativi ben precisi ( lotta al l'inquinamento, protezione del territorio, opere pubbliche, miglioramento dei servizi sociali) . Tutto questo senza generare una sola lira di debito pubblico, con buona pace dei noti parametri di Maastricht che diverrebbero del tutto senza senso ... E senza che l'inflazione o lo spread possano essere di qualsiasi intralcio od ostacolo all'azione politica, essendo nelle mani statali cioè del popolo sovrano il controllo dei flussi monetari, che potrebbero essere contratti o ampliati a seconda delle esigenze contingenti.
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By ludovico fulci

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