Giovedì 24 marzo, alle ore 17, presenterò il mio nuovo libro "Il coniglio nel cilindro", dedicato alla creazione monetaria tramite la contabilità bancaria. Un libro per mettere ordine sull'argomento, un'analisi completa di tutti gli aspetti della creazione di moneta bancaria, da quelli contabili a quelli giuridici, e i singoli movimenti di moneta sul bilancio bancario in modo da ricostruire, con precisione, ogni iscrizione contabile sul bilancio che permette alle banche non solo di creare un loro mezzo di pagamento da utilizzare in economia, ma anche di tenerlo per avvantaggiarsi in situazioni di monopolio.
Il libro riporta i singoli articoli dei Principi Contabili Internazionali con i commenti e le spiegazioni sui loro significati, così come per il codice civile.
Il coniglio nel cilindro, nel titolo, vuole proprio descrivere una sorta di trucco da prestigiatori, con cui il sistema creditizio riesce a produrre un bene dal nulla senza nessun ciclo economico. Il processo di creazione monetaria viene descritto nell'analisi preliminare, in tutti gli elementi, dalla contiguità tra moneta legale e moneta bancaria, ai principi contabili, riportati e commentati in un lungo capitolo, passando per i pagamenti interbancari e le camere di compensazione, dove il trucco del prestigiatore agisce prima di riportare la moneta in bilancio senza distruggerla. Attenzione viene anche riservata alle operazioni “fuori bilancio”, spazio al di fuori delle regola dove transitano volumi monetari molto al di sopra di quelli presenti nei bilanci, e alle riserve passive, dove i proprietari delle banche possono riscuotere i loro dividendi.
Un libro che vuole essere di analisi ma anche di aiuto alle soluzione proposte dai vari movimenti di riforma monetaria.
Ci vediamo giovedì alle 17 sul canale di Salvo Mandarà,
Indice
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PREFAZIONE
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5
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PRIMA
PARTE
ANALISI
PRELIMINARE
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7
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Introduzione
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9
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L'esistenza
della moneta bancaria e i dati
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14
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1.
Base monetaria e moneta bancaria
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21
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1.1
La ridefinizione di moneta e gli aggregati monetari
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24
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1.2
La differenza tra base monetaria e moneta bancaria
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26
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1.3
La moneta bancaria tra debito a vista e deposito
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30
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2.
Il deposito bancario e il codice civile
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33
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3.
Il bilancio bancario
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38
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4.
Definizioni contabili nei Principi Internazionali
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47
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4.1
La partita doppia
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48
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4.2
La revisione e il controllo del bilancio
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52
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4.3
Le definizioni utili nei principi contabili internazionali
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53
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4.4
Moneta ed eliminazione contabile. Perché
la banca non distrugge il denaro
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61
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4.5
Definizioni contabili e creazione di moneta scritturale.
Perché
la banca può
creare moneta
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66
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4.6
Definizioni contabili. Conclusioni
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71
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5.
La creazione monetaria e il credito
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73
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5.1
Il moltiplicatore monetario e la rilevazione in bilancio
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76
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5.2
Le potenzialità
del moltiplicatore monetario dei depositi
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80
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6.
I vincoli alla creazione monetaria
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85
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6.1
La riserva obbligatoria di liquidità
(ROB)
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86
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6.2
Il rischio di liquidità
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91
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7.
I pagamenti interbancari
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93
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7.1
La nascita della camera di compensazione moderna
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97
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7.2
Il sistema di compensazione nazionale
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101
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7.3
TARGET 2
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105
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7.4
I conti PM e HAM
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106
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7.5
L'anticipazione infragiornaliera
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107
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7.6
E-MID
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108
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7.7
Conclusioni
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109
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SECONDA
PARTE
IL
CONIGLIO NEL CILINDRO
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111
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8.
Il coniglio nel cilindro
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113
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8.1
Una pratica medievale: le fiere e la prima compensazione
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114
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8.2
Camera di compensazione e bilancio bancario
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119
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9.
Le iscrizioni contabili dalla creazione al rimborso del prestito
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128
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9.1.1.
Il cliente α chiede 100€ in prestito alla banca A
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131
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9.1.2.
Il cliente α paga 100€ ad un fornitore, cliente β
della
banca B
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132
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9.1.3.
La compensazione di fine giornata: La banca A
paga
100€ alla banca B
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134
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9.1.4.
La compensazione di fine giornata: La banca B
riceve
100€ dalla banca A
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138
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9.1.5
Il cliente α restituisce il prestito di 100€ alla banca A in
contanti
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141
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9.1.6
Il cliente α restituisce il prestito di 100€ alla banca A
tramite
conto corrente
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143
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9.2
La dinamicità
dei flussi interbancari nei pagamenti
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145
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9.2.1
Aggiustamento degli squilibri di bilancio
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148
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9.2.2
L'equilibrio patrimoniale con il finanziamento del prestito
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153
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9.2.3
Le operazioni fuori bilancio
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154
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10.
Le Riserve
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159
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11.
Semplificazione schematica
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162
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12.
Tasse, fallimenti e soluzioni
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167
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12.1
Le banche pagano le tasse?
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167
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12.2
Le banche possono fallire?
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169
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12.3
Le soluzioni
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170
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13.
Conclusioni
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172
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Il libro è disponibile in prevendita. Prenota la tua copia prima degli altri per la pubblicazione ufficiale di mercoledì 30 marzo.
OTTIMA INIZIATIVA. FARò CIRCOLARE.
RispondiEliminaDesidero iniziare una discussione avvalendomi di tre esperti di tre diverse visioni economiche.
RispondiEliminaInizierò da quella che ritengo più vicina al Dott. Pace, la MMT(un esperto di Economia finanziaria),poi con un sovranista commercialista scuola Bagnai ed infine con un funzionario UE rigorista negazionista nei confronti non solo del signoraggio ma anche delle virtù di una moneta sovrana.
Inizio così con la risposta alla sintesi di signoraggio data da Pace:
Non richiede generalmente il rispetto della promessa di pagamento, nel senso che la moneta continua a circolare e solo una frazione viene prelevata in contanti: quindi si forma una base stabile di depositi. Ma il deposito comunque per la banca è una passività, remunerata. Non c'è quindi arricchimento per la banca. L'arricchimento nasce dal fatto che a fronte dei depositi ci sono impieghi con un rendimento più alto, ma il maggior rendimento comporta anche un rischio.
A questo punto il cliente può utilizzare questi soldi: dispone di moneta che prima non aveva. Quindi questa disponibilità si è generata all’atto della concessione del finanziamento da parte della banca – contrariamente a quanto spesso si pensa, la banca non ha prestato soldi che qualcuno aveva precedentemente depositato presso di lei.
Ora,. Certo, la concessione del finanziamento fa insorgere un deposito. Questo dà al cliente la POSSIBILITA’ di disporre di moneta che prima non aveva. Ma per poterne effettivamente disporre, il cliente la deve prelevare, o emettere un assegno, o effettuare un bonifico.
Quando questo avviene, la banca come si procura i soldi ? o ha del contante in cassa, o vende titoli in suo possesso, o se li fa prestare da qualcun altro (di solito da un’altra banca), o utilizza depositi che già aveva (anche in questo caso, generalmente presso un’altra banca).
Ma in tutti questi casi, il contante, o i proventi della vendita dei titoli, o il prestito, o il deposito, sono moneta CHE ESISTEVA GIA’:
Caso utilizzo del contante: non è stato emesso dalla banca: esisteva già prima.
Caso vendita di titoli: qualcuno disponeva già della moneta che ha utilizzato per comprare i titoli.
Caso prestito alla banca: qualcuno disponeva già della moneta, e l’ha prestata alla banca.
Caso utilizzo di un deposito: la banca aveva già questa moneta, l’aveva depositata altrove e si limita a prelevarla.
Qual è l’unico caso in cui c’è EFFETTIVAMENTE creazione di moneta ? quello in cui la banca che eroga il finanziamento non fa niente di quanto sopra. Non ha contante, né titoli da vendere, né ottiene prestiti da un’altra banca, né utilizza depositi che ha presso un’altra banca. Perché non ne è in condizione o semplicemente non lo ritiene opportuno.
Che cosa fa quindi ? si fa prestare i soldi… dalla banca centrale.
Allora, la concessione di credito aumenta la moneta in circolazione nel sistema economico SE E SOLO SE al momento dell’utilizzo di questa disponibilità (da parte del cliente) la banca si fa finanziare dalla banca centrale. Ed è quindi moneta di creazione PUBBLICA, non PRIVATA.
In definitiva, l’erogazione di credito è una condizione per incrementare la moneta nel sistema, ma non è una condizione sufficiente: la banca centrale deve assecondare il processo. Sembrerebbe quindi che, in ultima analisi, la banca centrale ABBIA i mezzi per controllare la quantità di moneta in circolazione. O meglio, per controllarne il limite massimo: nel senso che lei può fissare il limite della moneta che è disposta a emettere, poi occorre che qualcuno richieda questa moneta e la metta in circolazione – una banca privata per erogare credito, oppure lo stato per effettuare spesa netta a deficit.
Ora,. Certo, la concessione del finanziamento fa insorgere un deposito. Questo dà al cliente la POSSIBILITA’ di disporre di moneta che prima non aveva. Ma per poterne effettivamente disporre, il cliente la deve prelevare, o emettere un assegno, o effettuare un bonifico.
RispondiElimina1) Il denaro è già a disposizione del cliente nel conto corrente (riserva di valore). La definizione (e natura stessa del denaro) implica che il pagamento è parte delle funzioni della moneta (mezzo di scambio). Il cliente ne dispone comunque anche se non lo utilizza, semplicemente vi è confusione tra mezzo di scambio e riserva. A questo proposito consiglio di leggere il mio articolo Riserva di valore e circolazione. Nel sistema monetario moderno, i depositi fungono da mezzi di pagamento circolanti
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Quando questo avviene, la banca come si procura i soldi ? o ha del contante in cassa, o vende titoli in suo possesso, o se li fa prestare da qualcun altro (di solito da un’altra banca), o utilizza depositi che già aveva (anche in questo caso, generalmente presso un’altra banca).
2) La banca non ha necessità di reperire denaro in quanto, nel sistema monetario moderno, i depositi fungono da mezzi di pagamento circolanti. La moneta “legale” è utilizzata solo nei saldi di compensazione e nella (poca) liquidità richiesta dal cliente.
Per definizione i saldi sono la sola differenza tra flussi di entrata e di uscita. Nel sistema bancario, la compensazione è parte integrante e fondamentale dei sistemi di pagamento. Il processo di emissione/creazione monetaria è diverso e diviso da quello di pagamento, e non può essere unificato, pena la confusione sulla reperibilità della moneta.
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Allora, la concessione di credito aumenta la moneta in circolazione nel sistema economico SE E SOLO SE al momento dell’utilizzo di questa disponibilità (da parte del cliente) la banca si fa finanziare dalla banca centrale. Ed è quindi moneta di creazione PUBBLICA, non PRIVATA.
In definitiva, l’erogazione di credito è una condizione per incrementare la moneta nel sistema, ma non è una condizione sufficiente: la banca centrale deve assecondare il processo. Sembrerebbe quindi che, in ultima analisi, la banca centrale ABBIA i mezzi per controllare la quantità di moneta in circolazione. O meglio, per controllarne il limite massimo: nel senso che lei può fissare il limite della moneta che è disposta a emettere, poi occorre che qualcuno richieda questa moneta e la metta in circolazione – una banca privata per erogare credito, oppure lo stato per effettuare spesa netta a deficit.
3) La BC nn può controllare gli aggregati monetari se non per la parte di moneta legale. I dati sono abbastanza chiari. La banca privata deve usare moneta legale solo per la parte riguardante i saldi, dove, a meno di forti squilibri, non ha necessità di rifinanziamento.